Afidi - 2

pidocchi delle piante

Afidi - 2
Solo in Europa esistono circa 800 specie di afidi che differiscono tra loro per forma e colore e colpiscono una specie o un determinato gruppo di piante. Questi insetti hanno un apparato boccale con il quale perforano i tessuti vegetali e succhiano la linfa delle piante. Sono particolarmente dannosi in quanto vivono in colonie e agiscono sui germogli giovani e indeboliscono la pianta rallentandone la crescita e causando deformazioni. La loro pericolosita´ e´ dovuta anche al fatto che possono fungere come veicolo di tramissione per i virus. Gli afidi lasciano sulle foglie, sui fusti e sui boccioli una sostanza appiccicosa, detta melata, che facilita l´insediamento su tali zone delle spore di funghi parassiti. La melata attira le formiche che ne vanno ghiotte e favoriscono la diffusione degli afidi. Ciclo vitale: Molte specie svernano sottoforma di uova, nelle fessure delle corteccie o nel suolo. In primavera le uova si schiudono e da queste nasce una femmina chiamata fondatrice che da inizio alla colonia per la produzione vivipara partenogenetica di femmine che a loro volta si riprodurrano nello stesso modo; da marzo a settembre si possono formare fino a 16 generazioni. In inverno nascono soggetti di sesso maschile e le femmine depongono uova destinate a svernare. Lotta preventiva: Le piante che hanno a disposizione un buon nutrimento possono sostenere meglio l´attacco degli afidi. E´ consigliabile evitare eccessi di azoto e carenze degli elementi utili alla nutrizione della pianta. Nemici naturali degli afidi sono coccinelle, forbicette, sirfi, icneumonidi. Un prodotto valido per tenere lontano gli afidi e´ un fertilizzante a base di mecerato d´ortica. Lotta diretta: Se l´accatto non e´ particolarmente pesante si puo´ agire con un forte getto d´acqua, che allontana gli insetti; asportare le parti attaccate e utilizzare polvere di litotamnio, cenere di legna o polvere di roccia. Se l´infestazione e´ elevata si consiglia di utilizzare macerato di bucce e di cipolla o con un decotto di bucce di banana. Oppure trattare la pianta con macerato d´ortica per tre volte, a giorni alterni. Se questo metodo non dovesse funzionare attaccare gli afidi con un decotto di tanaceto o di assenzio.