Insetti parassiti

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Insetti parassiti
Fra i parassiti animali che interessano le piante coltivate, la maggioranza e´ rappresentata dagli insetti. Sono di dimensioni variabili, ma generalmente non superano il centimetro di lunghezza, e sono riconoscibili dalla caratteristica di possedere tre paia di zampe. Si alimentano a spese dei tessuti vegetali provocando danni variabili in dipendenza dal tipo di apparato boccale posseduto. Insetti con apparato boccale pungente succhiatore Possiedono una serie di stiletti boccali, grazie ai quali riescono a perforare la superficie dei tessuti da cui in seguito asportano la linfa. Come materiale di scatro emettono una sostanza appiccicosa ricca di zuccheri che imbratta la vegetazione. Insetti con apparato boccale masticatore Cavallette, Maggiolini e stadi larvali di lepidotteri e di ditteri compiono rosure, principalmente a carico delle foglie e germogli operando vere e proprie defogliazioni. AFIDI Sono piccoli insetti comunemente chiamati pidocchi dalla svariata colorazione, provvisti di apparato boccale pungente e succhiatore grazie al quale si cibano succhiando linfa dai tessuti vegetali, in modo particolare da foglie, germogli e parti verdi della pianta. Producono un liquido di scarto ricco di sostanze zuccherine che prende il nome di melata. La melata e´ visibile come una serie di goccioline appiccicose che in caso di forte infestazione confluiscono formando uno strato lucente. PIANTE COLPITE Vengono riscontrati su moltissime piante coltivate, ornamentali e spontanee. DANNI CAUSATI Sulla melata trovano substrato ideale di crescita funghi saprofitari che prendono il nome di fumaggini a causa dell´aspetto fuligginoso che assumono le superfici vitali insediate. In seguito all´attacco di afidi, genmeralemente i danni riscontrati sono di natura diretta e indiretta. Direttamente le punture operate e l´asportazione di linfa causano ingiallimenti e deperimento generalizzato che possono provocare la morte della pianta. A volte si assiste ad accartocciamenti fogliari e formazione di galle. Indirettamente la presenza di fumaggine impedisce alle foglie di svolgere regolarmente la fotosintesi clorofiliana con conseguente rallentamento dello sviluppo e deperimento. AFIDE LANIGERO Questo tipo di afide si caratterizza dai precedenti per il particolare aspetto conferitogli da una fitta lanuggine cerosa di colore bianco che ne riveste il corpo. Vive in colonie localizzate principalmente sui rami e sulle radici, risultando percio´ visibili come ammassi fioccosi biancastri. Si nutrono succhiando la linfa delle parti piu´ giovani della pianta come foglie e germogli utilizzando l´apparato boccale pungente succhiatore di cui sono provvisti. PIANTE COLPITE Colpiscono prevalentemente il melo, pero ed arboree quali pioppo e quercia. DANNI CAUSATI Operando le punture, l´afide inietta una porzione di saliva che risulta tossica per i tessuti vegetali i quali reagiscono con la formazione di gonfiori localizzati. Piante con forti infestazioni riducono sensibilmente l´attivita´ vegetativa con conseguente perdita di produzione. BEGA DEL GAROFANO Con questo termine si identificano due lepidotteri che colpiscono in preferenza il garofano: la Tortrice mediterranea e la Tortrice Sudafricana. Gli adulti sono farfalle di colore marroncino della dimensione di circa 2 cm. Le larve, di colore verde, si nutrono a spese di germogli e fiori causando considerevoli danni a partire da aprile fino ad ottobre inoltrato. PIANTE COLPITE Come evidenziato dal nome, i garofani rappresentano le piante piu´ colpite, anche se altre floricole, ornamentali ed arboree possono essere attaccate. DANNI CAUSATI Le prime sintomatologie su hanno sui germogli e sugli steli, all´interno dei quali le larve scavano gallerie. Vengono interessate anche le foglie che, legate con fili sericei, assumono crescendo un caratteristico aspetto incurvato a becco d´uccello. In un secondo momento le larve penetrano all´interno dei boccioli fiorali divorandoli fino al loro completo svuotamento. Dall´esterno sono ben visibili i fori scavati dal parassita attraverso i sepali. CARPOCAPSA E´ un Lepidottero (o farfalla) che nella forma adulta ha una dimensione di 1.5-2 cm e possiede ali di colore grigio cenere attraversate da striature trasversali piu´ scure. Le larve (forma giovanile) sono la causa principale del danno, che risulta essere uno dei piu´ comuni e frequenti sulle pomacee dell´orto-giardino. PIANTE COLPITE Colpiscono principalmente melo e pero, ma non mancano infestazioni anche su pesco, susino, albicocco e kaki. DANNI CAUSATI Le larve provocano danni principalmente sui frutti dove vi penetrano preferibilmente attraverso la cavita´ calicina, ma non sono rare gallerie di entrata scavate direttamente sulla superficie dei frutti. Una volta penetrate scavano gallerie dirette verso il centro dei frutti per divorare anche i semi. Dall´esterno del frutto la sua presenza e´ segnalata da rosure ed escrementi che fuoriescono dal foro di ingresso della larva. CAVALLETTE Le cavallette ad interesse agrario, dette anche Locuste, presentano un corpo allungato, di colore variabile dal verde, al marroncino, al grigio, con lunghe ali che in posizione di riposo sono appoggiate a tetto spiovente sul dorso. Sono provviste di robuste zampe posteriori che consentono di spiccare lunghi salti. Dallo sfregamento delle zampe posteriori del corpo, le Cavallette, producono il caratteristico suono stridulo che si ode nei campi. PIANTE COLPITE Possono essere colpiti tutti gli organi verdi di orticole, floricole ed ornamentali. DANNI CAUSATI Possiedono un apparato boccalr di tipo masticatore, mediante il quale si cibano di foglie, fiori e germogli. Le problematiche dovute a forti infestazioni fortunatamente sono saltuarie, quando si verificano si assiste alla completa distruzione della vegetazione. CAVOLAIA Gli adulti sono farfalle di colore bianco, con dimensioni fino a 5-6 cm, le cui ali anteriori possiedono caratteristiche macchioline nere. Le larve di questi Lepidotteri hanno dimensioni di circa 4 cm con la colorazione giallo-verde finemente punteggiate in nero e sono le dirette responsabili dei danni provocati alle colture interessate. PIANTE COLPITE Principalmente il Cavolo e altre Crucifere, piu´ raramente altri ortaggi. DANNI CAUSATI Il danno si manifesta sulle foglie, sulle quali inizialmente provocano rosure solo sulla pagine inferiore e successivamente su tutta la superficie divorano ampie porzioni della foglia, nervature comprese. CICALINE Sono insetti lunghi circa 2-4 mm di colore variabile fra il giallognolo e il verde. Il capo si presenta grosso e di larghezza superiore al corpo con occhi voluminosi disposti ai lati. Le ali, in posizione di riposo, sono ripiegate a tetto spiovente sul corpo. Spiccano salti o brevi voli se stuzzicate. Possiedono un apparato boccale pungente succhiatore che utilizzano per sotrarre linfa dai tessuti vegetali. PIANTE COLPITE Vivono prevalentemente a carico delle foglie orticole, frutticole, floreali e ornamentali. DANNI CAUSATI In corrispondenza delle punture, eseguite sulla pagina inferiore delle foglie, il tessuto si decolora. Le foglie successivamente disseccano e cadono anticipatamente, a volte possono presentare accartocciamenti ed arricciamenti. Le punture esercitate sulle nervature ne provocano l´imbrunimento con perdita della funzionalita´. Gli escrementi prodotti dalle Cicaline, sotto forma di minuscole goccioline nere, possono imbrattare i frutti che subiscono cosi´ un deprezzamento estetico. COCCINIGLIE Con il termine generico Cocciniglie si intende un numeroso gruppo di insetti appartenenti a specie diverse ma con caratteristiche simili. Le forme adulte sono fondamentalmente immobili o poco mobili e hanno il corpo ricoperto da un caratteristico scudetto di forma e colorazione variabile da specie a specie. Vivono a spese delle piante prelevando linfa, emettono melata che costituisce un indice per segnalare la loro presenza. PIANTE COLPITE Vengono riscontrate su svariate piante coltivate ed ornamentali, sulle quali vivono a spese di rami, fusti, foglie e frutti a seconda della specie. DANNI CAUSATI A seguito di forti attacchi le cocciniglie possono arrivare e rivestire completamente rametti e foglie, la pianta si presenta indebolita con ingiallimenti diffusi e disseccamenti fogliari. La melata prodotta imbratta tutta la vegetazione che successiavmente ricopre di uno strato nerastro (Fumaggini) che, nel caso delle foglie, ne riduce ulteriormente la funzionalita´. COCCINIGLA MEZZO GRANO DI PEPE Lo scudetto di questa cocciniglia assomiglia ad un mezzo grano di pepe di 2-5 mm, da qui deriva il nome comune. Come tutte le cocciniglie possiede un apparato boccale pungente succhiatore tramite il quale si nutre prelevando linfa dalle piante parassitizzate. Comune e´ anche la produzione di copiosa melata, ricca di sostanze zuccherine appiccicose che attirano insetti fra cui principalmente formiche e api. PIANTE COLPITE La pianta maggiormente interessata e´ l´olivo sul quale viene generalmente riscontrato su rami, rametti e sulla pagina inferiore delle foglie. Colpisce anche gli agrumi e numerose altre piante sia erbacee che arboree. DANNI CAUSATI Le piante colpite assumono un aspettono deperito a causa della linfa asportata, si hanno pure defogliazioni, dissecamenti e riduzione della fioritura. La presenza di Fumaggini insediate sulla melata, ostacolano lo svolgimento dell´attivita´ fotosintetica con ulteriore deperimento della pianta colpita. ELATERIDI Alla famiglia degli Elateridi appartengono diversi coleotteri le cui larve, di dimensioni di circa 2-2.5 cm, possiedono un rivestimento esterno particolarmente coriaceo, tanto da farli soprannoninare ferretti. Le larve, dalla colorazione alquanto appariscente (dal giallo all´arancione), vivono prevalentemente nel terreno e si nutrono a spese di radici, bulbi e tuberi, dove provocano profonde erosioni e gallerie. PIANTE COLPITE Interessano principalmente le orticole e le estensive, ma non mancano danni a floricole ed ornamentali. DANNI CAUSATI La perdita di funzionalita´ delle radici provoca deperimento alla pianta a cui puo´ fare seguito il disseccamento. Bulbi e tuberi danneggiati perdono efficienza riproduttiva e ne viene ridotta la commestibilita´. GRILLOTALPA Il Grillotalpa e´ un insetto terricolo che raggiunge la dimensione di 5 cm di lunghezza, ed ha il corpo dotato di una corazza ricoperta da una sottile peluria di colore marrone. E´ provvisto di robuste mascelle e di ampie zampe anteriori, mediante le quali scava gallerie nel terreno che lascia all´imbrunire per andare a nutrirsi durante la notte. PIANTE COLPITE Si rileva dannoso sia per piante da orto che da giardino, nonche´ per prati e tappeti erbosi. DANNI CAUSATI Danneggia radici, tuberi, semi di germinazione e giovani piantine, compiendo profonde erosioni. Le piante colpite si presentano indebolite e in breve tempo appassiscono. Indirettamente danneggia la fauna utile del terreno cibandosi anche di lombrichi. ICERIA DEGLI AGRUMI Tipo di Cocciniglia con caratteristico corpo a forma allungata, di colore bianco candido, percorso da solchi longitudinali. Vive come parassita nutrendosi di linfa asportata mediante punture effettuate sui tessuti vegetali. Produce come rifiuto una sostanza zuccherina che richiama formiche ed altri insetti. PIANTE COLPITE Principalmente gli agrumi, sui quali colonizza la pagina inferiore delle foglie, i peduncoli dei frutti e i rami. Puo´ attaccare anche arboree (acacia, appocastano, acero), floreali ed ornamentali (rosa, geranio, robinia, edera). DANNI CAUSATI Sottraebdo nutrimento alla pianta, ne causa deperimento e successivo dissecamento, al quale puo´ fare seguito la morte. Le foglie colpite ingialliscono e cadono anticipatamente. La melata che imbratta la pianta finisce per ricoprirsi di funghi parassiti (Fumaggini), che oltre a ridurre il valore estetico dei futti, accentuano il deperimento della pianta. LARVE MINATRICI Termine generico utilizzato per indicare le larve di numerosi Lepidotteri dalle ridotte dimensioni, percio´ chiamati anche microlepidotteri. Le larve sono dotate di apparato boccale masticatore che usano per cibarsi, causando il danno alle principali piante coltivate. PIANTE COLPITE Le piante maggiormente colpite sono pomacee e drupacee, oltre a diverse arboree e ornamentali. DANNI CAUSATI Le larve scavano gallerie tortuose all´interno della lamina fogliare. La forma della mina e il suo posizionamento sulla foglia e´ variabile dipendentemente dalla specie di Lepidottero. Questi parassiti si insediano nella zona immediatamente sottostante l´epidermide rendendola in un primo momento traslucida o argentata, per poi disseccare successivamente. Questo causa una riduzione dell´attivita´ fotosintetica, con generale indebolimento della pianta, a cui puo´ far seguito la caduta anticipata delle foglie. LEPIDOTTERI DEFOGLIATORI Questo gruppo di insetti comprende vari tipi di Lepidotteri le cui larve hanno dimensioni di 3-6 cm, sono ricoperte da folta peluria irritante al tatto e vivono spesso riunite in gruppi anche numerosi o in lunghe processioni. A volte si manifestano, sui rami o nelle parti terminali del fusto, con voluminosi nidi grigi tessuti con fili sericei, che assomigliano ad ammassi di cotone. PIANTE COLPITE Svariate latifoglie forestali, Conifere (Pini e Abeti) ed ornamentali. DANNI CAUSATI Le larve colpiscono e si nutrono delle foglie di rami sulla parte alta della chioma; se l´attacco e´ grave viene defogliata l´intera pianta. Tranne quest´ultimo caso, dove si osserva un deperimento dell´albero, i danni normalmente registrati riguardano ritardi nello sviluppo delle piante coltivate e perdita di estetica per le ornamentali. MAGGIOLINO Questo Coleottero vive mediamente 3 anni, di cui ne passa oltre la meta´ allo stadio larvale. Gli adulti compaiono verso fine aprile-primi di maggio (da cui ne deriva il nome) e si nutrono delle foglie di piante arboree. Le larve sono di colore bianco con capo rossastro, lunghe 4-4.5 cm a caratteristica forma ricurva, vivono nel terreno e si cibano a spese di radici, bulbi e tuberi. PIANTE COLPITE Interessano arboree, ornamentali, floreali e colture erbacee. DANNI CAUSATI Il danno provocato dagli adulti, salvo casi eccezionali di infestazioni rilevanti, risulta di entita´ contenuta. Viceversa le larve, cibandosi delle radici, provocano un indebolimento della pianta a cui fa seguito deperimento vegetativo e riduzione dello sviluppo. Nei periodi caldi si accentua l´appassimento a cui puo´ seguire la caduta anticipata delle foglie e nei casi piu´ gravi si arriva alla morte della pianta. MIRIAPODI Sono comunemente chiamati Millepiedi e, con questo termine generico, viene indicato uno svariato gruppo di antropodi vermiformi provvisti di un elevato numero di zampe. Hanno solitamente il corpo suddiviso in robusti segmenti, ognuno dei quali poresenta due paia di zampe, caratteristica che li distingue dagli utili Centopiedi che ne hanno uno solo. Tipicamente terricoli, si rinvengono di frequente anche in ambienti domestici. PIANTE COLPITE Ortaggi, floricole ed ornamentali. DANNI CAUSATI Provocano erosioni su folgie, radici e tuberi ma, a parte la fastidiosa presenza, difficilemnte il danno risulta di entita´ rilevante. MOSCA BIANCA Con questo nome vengono indicati diversi insetti, appartenenti alla familgia degli Aleurodidi, aventi la caratteristica comune di possedere ali dalla colorazione bianca disposte a tettoia sul dorso in posizione di riposo. Vivono sulla pagina inferiore delle foglie dalle quali succhiano la linfa e producono una abbondante melata. PIANTE COLPITE Colpiscono un elevato numero di piante, in prevalenza colture orticole, floreali ed ornamentali in serra e in pieno campo. DANNI CAUSATI La melata prodotta, oltre ad imbrattare la vegetazione, costituisce il substrato di crescita per funghi saprofitari quali le Fumaggini. In seguito all´attacco si assiste ad un generale deperimento delle piante, con foglie che ingialliscono e successivamente disseccano. MOSCHE DELLA FRUTTA Con il termine mosche della frutta si identificano diversi ditteri (insetti con due ali) che sfruttano le piante come supporto per la deposizione di uova e le cui larve successivamente vivono a spese di frutti e ortaggi. PIANTE COLPITE Pomacee, Drupacee, Agrumi, Olivo e numerose orticole come Pomodoro, Cavolo, Cipolla, Carota e Lattuga. DANNI CAUSATI Gli adulti depongono le uova direttamente all´interno dei frutti dove, in seguito, le larve ne mangiano i tessuti scavando gallerie. All´esterno del frutto il danno si manifesta con un alone leggermente depresso e di colorazione anomala in corrispondenza della galleria. Casi gravi di infestazione possono interessare la totalita´ dei frutti con perdita completa della produzione. NOTTUE Numerosi Lepidotteri sono accomunati con il nome di Nottua e si diversificano in base alla coltura che colpiscono. In linea generale sono tutte farfalle di medio-grandi dimensioni con colorazione dal marrone chiaro allo scuro, ad abitudini notturne. Le larve, chiamate comunemente bruchi, sono tozze con dimensioni di 30-45 mm, di colore variabile dal verde marrone con diverse tonalita´. Si cibano prevalentemente di notte, piu´ raramente di giorno e lasciano escrementi neri di forma rotondeggianti. PIANTE COLPITE Sono interessate quasi tutte le piante ortive, oltre a numerose erbacee ed arboree. DANNI CAUSATI Le larve compiono erosioni sulle foglie, inizialmente limitate alla pagina inferiore che in un secondo momento finiscono per interessare l´intera lamina, lasciando soltanto le nervature principali e i piccioli. Si assiste, in caso di forti attacchi, a complete defogliazioni della pianta con notevoli dificolta´ di sviluppo. PSILLA Vive come un parassita sulle piante dalle quali asporta linfa utilizzando l´apparato boccale pungente succhiatore di cui e´ provvista. Emette un abbondante liquido zuccherino chiamato melata che attira formiche e mosche della quale si nutrono. Le forme adulte sono di piccole dimensioni (2-3 mm) provvisti di ali trasparenti disposte sul dorso; ne esistono due forme: una estiva di colore arancione-marroncina ed una invernale di colore scuro. PIANTE COLPITE Colpisce prevalentemente il pero a spese di germogli, fiori, frutti e rametti lignificati. DANNI CAUSATI In seguito all´asportazione di linfa la pianta subisce un generale indebolimento a cui posson fare seguito disseccamenti di rametti e foglie che finiscono con il cadere anticipatamente. la presenza di melata provoca ustioni alle foglie ed imbratta la vegetazione diventando un supporto idoneo all´insediamento delle fumaggini. Queste, oltre a rallentare i processi biologici della pianta, ricoprono i frutti che si presentano in modo estremamente sgradevole. TENTREDINI Gli Imenotteri Tentredini sono insetti con 4 ali che parassitizzano le piante depondendo le uova all´interno dei tessuti vegetali e le cui larve successivamente utilizzano come nutrimento. Caratteristica delle larve di Tentredini e´ la posizione assunta durante la rosione delle foglie ovvero con le zampe aggrappate sull´orlo del lembo folgiare. PIANTE COLPITE Vengono riscontrati principalmente su Melo, Pesco, Ciliegio, Susino, Rosa e ornamentali. DANNI CAUSATI Nei fruttiferi vengono colpiti in modo particolare i frutti, con preferenza per quelli appena formati. Su questi le larve scavano gallerie dapprima superficiali e in un secondo tempo piu´ profonde fino a raggiungere l´interno dei frutti dove formano ampie cavernosita´. I frutti, se colpiti in modo lieve, si accrescono ugualmente anche se in maniera irregolare, mentre quelli interessati da gallerie profonde cadono anticipatamente. Su floricole ed ornamentali si hanno danni a carico di germogli e foglie che si presentano bucherellate su tutta la superficie lasciando intatte solo le nervature principali. TIGNOLE Con il termine Tignole si comprende numerose specie di Lepidotteri dalle piccole dimensioni le cui larve attaccano diverse piante causando danni di vario tipo. Le larve possiedono apparato boccale masticatore mediante il quale si cibano causando rosure a caricodei tessuti vegetali, gli adulti non provocano danni. PIANTE COLPITE Colpiscono un elevato numero di piante, principalmente vengono rinvenute sul Melo, Vite, Agrumi e drupacee. DANNI CAUSATI La variabilita´ dei danni e´ strettamente connessa con la specie vegetale. Su agrumi vengono colpiti principalmente i bottoni floreali, le gemme e i frutticini, dei quali divorano l´interno. Su Melo, oltre a divorare stami e pistillo dei fiori, provocano rosure sulla pagina superiore delle foglie evitando di mangiare le nervature e l´epidermide inferiore; in caso di forti attacchi si assiste alla completa defogliazione della chioma. Su Vite l´attacco e´ riconoscibile perche´ gli acini sono legati fra loro da fili sericei prodotti dall´insetto e successivamente svuotati, diventando suscettibili ad attacchi di Botrytis. Su Pesco si manifesta con la produzione di gomma che fuoriesce da gallerie scavate dalle larve su frutti e germogli. TORTRICIDI I Lepidotteri Tortricidi, comunemente detti ricamatori a causa della tipica sintomatologia, comprendono diverse farfalle di medie dimensioni (8-30 cm) le cui larve vivono parassitare sulle piante nutrendosi delle foglie. Su queste compiono vere e proprie ricamature legando fra loro foglie attigue o ripiegando su se´ stesso il lembo della medesima foglia, utilizzando fili sericei che essi producono. PIANTE COLPITE Le piante maggiormente colpite interessate sono pomacee, drupacee e fragola. DANNI CAUSATI All´inizio della primavera le larve attaccano i giovani germogli, i fiori e successivamente i frutticini allegati, sui quali le rosure rimangono ben evidenti fino al momento della raccolta. Durante il periodo estivo vengono colpite le foglie apicali dei rametti e dei frutti, che che presentano rosure circolari di preferenza localizzate nei punti di contatto fra foglie e frutti o tra frutti limitrofi. Forti infestazioni di tortricidi possono portare a completa perdita della produzione. TRIPIDI Sono piccoli insetti lunghi fino a 2 mm, con corpo stretto e allungato, la cui colorazione varia dal giallastro, al marroncino, al nero in funzione della specie di appartenenza. Vivono a spese delle piante traendo nutrimento dalla linfa, che asportano praticando punture mediante l´apparato boccale pungente succhiatore di cui dispongono. PIANTE COLPITE Si rinvengono principalmente sulla pagina superiore delle foglie di orticole, frutticole, floreali e ornamentali in serra e in pieno campo nelle regioni a clima mite. DANNI CAUSATI In prossimita´ delle punture compaiono macchie decolorate argentee. Si osservano anche disseccamenti e malformazioni su foglie e frutti. In caso di forti attacchi le piante si presentano deperite e non riescono a portare a compimento la fioritura. Tratto da Guida alla difesa dell´orto e del giardino di Cifo
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