Rucola, digestiva e rinfrescante

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Rucola, digestiva e rinfrescante

La rucola (Eruca sativa Mill.), appartenente alla famiglia delle Brassicaceae, è una pianta erbacea annuale.

Generalmente è coltivata negli orti, ma si trova anche allo stato selvatico, nei campi, ai bordi delle strade e nei terreni incolti. Le foglie sono basali, a forma di lancia, con il margine dentato e dal caratteristico odore e dal sapore che tende all’acidulo. I fiori sono formati da quattro piccoli petali, bianco-giallastri con venature violette.

In tempi lontani la rucola era apprezzata soprattutto per le virtù medicinali, ancor prima che per l’uso alimentare. Gli antichi romani consumavano anche i semi attribuendole qualità magiche e utilizzandola nei filtri amorosi, dato che la ritenevano un potente afrodisiaco. Ne troviamo citazioni dell’uso di questa pianta nelle opere di Orazio, Marziale e Plinio il Vecchio. Nel Medioevo fu addirittura proibita la sua coltivazione nei monasteri, proprio per la sua presunta capacità di risvegliare la carne, che non doveva certo essere ad appannaggio dei monaci…


Nel nostro territorio la rucola si può raccogliere durante tutto l’anno ma è bene che nella vicinanza non vi siano ristagni d’acqua. Si utilizzano le foglie più tenere raccolte da maggio fino a ottobre (in coltura protetta anche oltre) e si consuma fresca.

 

La rucola è molto ricca di Vitamina C (110 mg. per 100 gr.; in passato era usata contro lo scorbuto) e di sali minerali, inoltre contiene un glucoside che genera un composto solforato. Le proprietà terapeutiche di questa erba sono abbastanza interessanti. Stimola l’appetito e favorisce la digestione, risulta benefica per il fegato e combatte quei fastidiosi gas che possono essere presenti nell’intestino. Il suo infuso risulta tonico e tranquillante e stimola l’organismo in caso di astenia, convalescenza e debolezza. La forte presenza di Vitamina C aiuta il nostro organismo e aumenta le difese immunitarie. Ma attenzione: se usata in dosi eccessive può risultare irritante per il nostro organismo. La quantità di composti solforati rende il suo impiego utile anche in caso di infiammazioni delle vie respiratorie, tipo sinusite, raucedine e laringite.
C’è chi sostiene che, se mangiata per circa un mese di seguito, possa essere un ottimo disintossicante e anche un leggero diuretico.
In cosmesi è usata come lozione per capelli grassi. Per preparare un buon digestivo basta mettere un pò di foglie a macerare per 12 ore in un bicchiere d’acqua e poi bere dopo i pasti principali. In ogni caso compratela fresca, evitate quelle già tagliate e lavate: costano un occhio, inquinano inutilmente e spesso sono di qualità scadente.