Hoya carnosa

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Hoya carnosa
Fiore di cera

Al genere hoya appartengono centinaia di specie e cultivar, tutte originarie dell´Asia meridionale, dell´Australia e della Polinesia.

 

La specie Hoya carnosa è quella più facilmente riscontrabile nei vivai europei, come specie tipo o come ibrido o cultivar.

Si tratta di una pianta da appartamento abbastanza vigorosa, che in estate può essere coltivata senza problemi sul terrazzo.

Ha portamento rampicante o strisciante e può raggiungere anche alcuni metri di lunghezza, provvediamola quindi di un graticcio a cui aggrapparsi, o di altro sostegno consono.

Produce lunghi fusti volubili, flessibili, erbacei, su cui si sviluppano grandi foglie ovali, coriacee, lucide, di colore verde scuro. Dalla primavera fino a fine estate produce grandi infiorescenze ad ombrello, pendule, costituite da piccoli fiori cerosi, a stella, bianchi con centro rosso o rosa.

 

Esistono centinaia di specie di hoya, quindi esistono centinaia di fiori diversi, da quelli minuscoli fino a quelli che hanno qualche cm di diametro: alcune infiorescenze sono completamente sferiche, alcune speci producono fiori singoli. Ciò che accomuna tutti i fiori delle hoya è l´intenso profumo che emanano.

Le infiorescenze vengono prodotte su piccoli peduncoli, che si sviluppano all´ascella fogliare; il peduncolo, una volta appassita la prima infiorescenza, si sviluppa ulteriormente per produrre una nuova infiorescenza, come avviene ad esempio per le phalaenopsis; per questo motivo è importante evitare di asportare i peduncoli quando si rimuovono i fiori appassiti.

 

Come coltivarla

Non si tratta di una pianta di difficile coltivazione, il problema fondamentale sta nel fatto che la pianta trascurata, o in condizioni di coltivazione non ottimali, non produce alcun fiore, privandoci quindi della gran parte dei suoi pregi.

Quando acquistiamo una piccola pianta di hoya in vivaio, in genere è posta a dimora in un contenitore minuscolo, questo perchè sembra che queste piante non amino i vasi eccessivamente grandi. Ricordiamo quindi di rinvasarla ogni 2-3 anni ma evitando di sostituire il contenitore con uno eccessivamente grande. Possiamo anche coltivarla in giardino ma solo se viviamo in una zona con inverni particolarmente miti e comunque in luogo riparato, poichè temperature inferiori agli 8-10°c possono danneggiare la pianta.

Utilizziamo per la nostra hoya un buon terriccio ricco e sciolto, mescolato a poca pietra pomice per migliorare il drenaggio.

Posizioniamola in un luogo ben luminoso, lontano dai raggi solari diretti, ma dove la pianta possa godere di una buona quantità di luce solare filtrata, per almeno alcune ore ogni giorno.

Da marzo a settembre annaffiamo con regolarità, controllando con le dita che il terreno si sia asciugato prima di annaffiare ulteriormente. In questo periodo aggiungiamo del concime per piante da fiore all´acqua delle annaffiature, ogni 12-15 giorni.

Nei mesi freddi diradiamo le annaffiature, visto che la pianta, in riposo vegetativo, sopporta senza problemi la siccità.

 

Propaghiamo la nostra hoya

La gran parte delle specie e varietà di hoya radicano senza problemi, possiamo quindi prelevarne talee di fusto o di foglia, possibilmente a fine primavera o inizio estate. Esistono alcune varietà succulente, le cui talee di foglia si sviluppano rapidamente e senza grandi problemi. In genere una pianta di hoya prodotta per talea impiega alcuni anni prima di fiorire.

Se la nostra pianta non fiorisce mai è probabile che venga coltivata in una zona della casa eccessivamente buia ed asciutta, proviamo a spostarla in luogo più luminoso e ad aumentare l´umidità ambientale vaporizzando spesso il fogliame.